La siccità su Varese prosegue senza interruzione dall’estate. A rivelarlo è un’analisi agro-climatica dell’osservatorio della Coldiretti provinciale, realizzata su dati Ucea. Dall’ultima decade di settembre alla seconda di novembre, infatti, si è registrato un calo di piogge del 66% rispetto la media climatica. Il picco di “arsura” della terra si è constatato — continua l’associazione degli agricoltori — in tutto ottobre, dove il calo di precipitazioni è stato del 95% e, nello specifico, nella seconda decade di ottobre sono caduti solo 0,9 millimetri di acqua, contro i 58,7 della media climatica.
«La nuova legge regionale sull’utilizzo delle cave dismesse come bacini di accumulo di riserve idriche — racconta il presidente di Coldiretti Varese, Fernando Fiori — è un importante passo in avanti per affrontare i cambiamenti climatici e l’emergenza acqua, che ha creato non pochi problemi, anche di carattere economico, ai nostri agricoltori». In Lombardia – spiega Coldiretti Varese – basterebbe riconvertire anche solo il 10% dei poli estrattivi esauriti per creare una riserva strategica potenziale di almeno 90 milioni di metri cubi di acqua irrigui ogni anno per irrigare i campi. «Tale legge — prosegue il leader dei contadini di Varese — nasce dall’impegno e dalle sollecitazioni di Coldiretti rispetto a un problema concreto che riguarda tutti, non solo gli agricoltori, e che ogni stagione diventa sempre più serio».
In Lombardia – ricorda l’associazione degli agricoltori — i siti estrattivi non più in produzione sono poco meno di tremila: la provincia con il maggior numero di cave dismesse è Pavia con 952 siti , segue Mantova con 598, Milano con 403, Brescia con 269, Bergamo con 158, Sondrio con 141, Cremona con 129, Varese con 108, Lodi con 89, Lecco con 42 e infine Monza e Como con una a testa.
30 Novembre 2017
Varese, siccità senza fine: dall’estate -66% di pioggia