Non si scende sotto i 40 centesimi al litro. E’ questa la linea del Piave della Coldiretti.
“Si tratta di una media di buonsenso che tiene conto sia dell’andamento del mercato del grana padano sia dei valori del latte spot (quello non ancorato a contratti predeterminati, ndr.) che oscillano fra i 39 e i 41 centesimi al litro” spiega Nino Andena, Presidente della Coldiretti Lombardia.
Intanto è scattato il monitoraggio, con il coordinamento di Coldiretti, di tutti i carichi di latte non legati a particolari accordi di vendita in modo da gestirne il posizionamento sul mercato.
“Arrivati a questo punto – afferma Fernando Fiori, Presidente di Coldiretti Varese – diciamo ai soci di non sottoscrivere nessun contratto sotto i 40 centesimi al litro, che per noi rappresenta un valore in linea con l’attuale situazione di mercato, e per la fatturazione del latte di mese di luglio li invitiamo a recarsi presso i nostri uffici per una verifica della situazione”.
Intanto le trattative con gli industriali continuano a essere interrotte dopo quanto avvenuto il 30 giugno scorso, quando Assolatte ha offerto “un adeguamento ridicolo” rispetto ai 33,156 al litro stabiliti nell’ultimo accordo ormai scaduto.
“In Italia e in Lombardia c’è troppo latte straniero e manca ancora una chiara indicazione di origine per tutti i prodotti agroalimentari - conclude Andena – per questo stiamo andando al Brennero, insieme ad agricoltori e allevatori delle altre regioni, per protestare contro i ritardi della Ue e contro questo fiume di prodotti dall’estero che poi vengono messi in commercio come se fossero italiani”.