Vendemmia, raccolta di frutta e verdura, lavoro in agriturismo, sono alcuni dei settori toccati dai ritardi burocratici dell’INPS che stanno ostacolando le aziende del Varesotto, e non solo, nell’utilizzo della nuova strumentazione che ha sostituito i voucher. A spiegarlo è la Coldiretti provinciale nel commentare i ritardi nello sviluppo della procedura informatica dell’INPS, che non consente alle imprese agricole di utilizzare la comunicazione preventiva per un arco temporale di tre giorni, prerogativa che la legge attribuisce al settore agricolo proprio in ragione delle sue specificità. «Non possiamo essere sempre noi agricoltori ad essere penalizzati dalla burocrazia» racconta il presidente della Coldiretti Varese, Fernando Fiori, nel sottolineare che «le attività agricole “bloccate” dalla procedura informatica dell’ente, fanno parte di quel tessuto economico che rende il nostro territorio unico in tutto il Paese». Le ripercussioni di questo ritardo, continua Fiori, «hanno anche un enorme impatto sociale, andando a mettere a rischio opportunità di lavoro per i giovani studenti, i pensionati e i cassa integrati impiegati in agricoltura nell’attività stagionale».
La sospensione dei voucher — spiega Coldiretti Varese—, la scorsa primavera, aveva di fatto segnato lo stop al lavoro di pensionati e studenti nelle nostre campagne, ma anche negli agriturismi e negli spacci delle imprese agricole, con un aggravio di costi per gli imprenditori. «Auspichiamo, quindi, che al più presto venga superata questa difficoltà per consentire l’utilizzo delle nuove prestazioni occasionali, senza dare luogo a casi di lavoro abusivo», conclude il presidente Fiori.
12 Luglio 2017
NUOVI VOUCHER: RISCHIO IN AGRICOLTURA «OCCORRE VELOCIZZARE PROCEDURE INFORMATICHE»