“La conquista dell’Igp per l’Asparago bianco di Cantello è un grande risultato conseguito dal territorio e completa un percorso di anni, che già nel 2012, aveva portato il tipico prodotto del paese prealpino a ad ottenere la ‘De.Co’ (denominazione comunale di origine)”.
Lo evidenziano Fernando Fiori e Francesco Renzoni, presidente e direttore di Coldiretti Varese, commentando la notizia del pomeriggio di oggi, come da comunicazione del ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
“Con il ‘nostro’ Asparago di Cantello salgono quindi a 278 le Dop e Igp italiane registrate in ambito comunitario, e si rafforza così il primato che il Bel Paese detiene ormai da diversi anni per i prodotti agroalimentari tipici e di qualità”.
Particolare soddisfazione è espressa anche da Giannino Brusa che, insieme all’Associazione Produttori dell’Asparago di Cantello, di cui è presidente, ha dedicato lavoro e passione allo sviluppo di questa coltura tipica e grande impegno per il percorso di ottenimento dell’Igp.
Le prime notizie ufficiali sulla coltivazione degli asparagi a Cantello emergono da alcuni archivi parrocchiali del 1831: gli asparagi vennero messi all’asta dal parroco per sopperire alle spese ecclesiastiche. Nel 1863 alcuni abitanti di Cantello andarono a Roma per far visita al Papa e come omaggio portarono dei mazzi di asparago, divenuti fonte di reddito, ma anche un simbolo di Cantello: la varietà coltivata è la ‘Precoce di Argenteuil’ e relativi ibridi: i turioni devono essere completamente bianchi o con la punta leggermente rosata.
La raccolta dell’ortaggio ipogeo inizia a marzo e si protrae fino al mese di giugno: viene effettuata manualmente, con l’ausilio di un attrezzo denominato sgorbia, formato da un manico di legno e da un’asta di metallo che permette di tagliare nettamente i turioni.
L’asparago è un prodotto che entra in diversi piatti della tradizione italiana e lombarda: il 60 per cento dei 7 mila ettari a livello nazionale viene coltivato nel Nord, fra Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Ogni anno si raccolgono quasi 900 mila asparagi di Cantello con i quali si potrebbero preparare oltre 200 mila piatti di risotto. Ma sono molte le specialità gastronomiche che vedono protagonista l’asparago bianco: una delle più insolite – ma da provare, perchè è buonissimo! – è sicuramente il gelato.
“Per Cantello, l’asparago è un’importante istituzione gastronomica, che vive grazie all’impegno e al lavoro degli imprenditori agricoli – oggi riuniti in un’apposita associazione di produttori - che ne continuano ancor oggi la coltivazione: si tratta di uno dei vanti dell’ampio ‘paniere enogastronomico’ della provincia prealpina, insieme al Miele Varesino Dop, denominazione di origine protetta), al salame prealpino e agli altri prodotti della norcineria nostrana, ai formaggi, all’ortofrutta e ad altre specialità ‘di nicchia’ come il vino Ronchi Varesini, la Formaggella del Luinese o le pesche sciroppate di Monate. E l’elenco potrebbe continuare ancora…”.
Ogni anno, l’asparago di Cantello è celebrato dall’omonima sagra che, oltre a degustazioni ed eventi gastronomici, offre occasioni di approfondimento culturale e didattico, tutti dedicati alla scoperta della cultura, della storia e delle tecniche di produzione dell’asparago.