Hanno già accolto l’appello Varese, Daverio, Morazzone e Cassano Magnago. Ma altre adesioni sono in arrivo dopo l’invito lanciato da Coldiretti Varese a tutti i Comuni della provincia prealpina affinchè venga prevista una specifica aliquota IMU ridotta da applicarsi ai terreni agricoli e a quelli non coltivati che vengano concessi in uso ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola.
Come ricorda la Coldiretti provinciale, le recenti novità normative approvate dal Governo hanno introdotto, per i Comuni classificati “parzialmente montani”, l’assoggettabilità dei terreni agricoli e di quelli non coltivati all’imposta Imu, con la sola esclusione dei terreni i cui proprietari sono in possesso della qualifica di coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale, confermando, per i Comuni “non montani”, l’assoggettabilità all’imposta dei terreni agricoli e di quelli non coltivati con la previsione di misure agevolative unicamente per i proprietari coltivatori diretti o imprenditori agricoli.
“La realtà agricola del nostro territorio è costituita, come noto, da imprese che, soprattutto per le attività estensive di allevamento del bestiame e di coltivazione foraggere e cerealicole, praticano la loro attività mediante l’utilizzo prevalente di terreni condotti in affitto e/o comodato e/o mediante le altre forme di conduzione usualmente adottate” evidenziano il presidente della federazione Coldiretti Fernando Fiori e il direttore Francesco Renzoni.
“L’utilizzo di questi terreni, oltre a rispondere alle esigenze imprenditoriali ed economiche delle aziende agricole che operando in queste aree oggettivamente ed intrinsecamente difficili concorrono a mantenere lavoro ed occupazione, consente una difesa permanente del territorio con ciò contrastando il pericolo sempre presente di dissesto e produce una evidente valorizzazione dell’ambiente, migliorandone la fruibilità”.
Scrive Coldiretti ai sindaci: “Al fine di incentivare da parte dei proprietari la concessione in uso dei propri terreni alle aziende agricole, con il conseguimento quindi, anche per la collettività, dei benefici più sopra sintetizzati, chiediamo che la Sua Amministrazione possa assumere idoneo provvedimento che stabilisca una specifica aliquota IMU ridotta da applicarsi ai terreni agricoli e a quelli non coltivati che vengano concessi in uso, nelle forme previste, ai coltivatori diretti e/o imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola”.
Un invito che la Coldiretti provinciale “rilancia dopo le prime, importanti adesioni ricevute, compresa quella della città capoluogo” concludono il presidente Fiori e il direttore Renzoni. “Si tratta di un importante segno d’attenzione delle amministrazioni comunali verso che fa agricoltura e la fa sul territorio: le imprese agricole svolgono attività di presidio territoriale e valorizzano economia e occupazione locale, anche sotto il profilo della multifunzionalità. Per questo è importante sostenere l’operatività delle imprese che operano nel settore primario, soprattutto in un periodo di difficile congiuntura come l’attuale”.