30 Luglio 2010
Ha ragione L’assessore De Capitani: il prezzo del latte deve aumentare

“Ha proprio ragione l’Assessore regionale all’agricoltura De Capitani: non si capisce proprio perché il prezzo del latte alla stalla non debba essere adeguato ad una situazione di mercato molto positiva, senza alcun bisogno di ricarichi al dettaglio”!

D’accordo con l’assessore è la Coldiretti di Varese che ricorda anche la dichiarazione dell’amministratore delegato di Sterilgarda (268 dipendenti e mille tonnellate di latte al giorno a Castiglione delle Stiviere), Fernando Sarzi il quale ha dichiarato che: “L'accordo sul prezzo del latte dovrebbe essere già fatto. Non si può fare la guerra con gli agricoltori quando, invece, il problema è la grande distribuzione. Un prodotto come il latte italiano bisogna nobilitarlo, non venderlo ad un prezzo inferiore a quello dell' acqua”.

“Ormai qualcosa sta muovendosi – spiega il Presidente di Coldiretti Varese, Fernando Fiori – dopo che Assolatte ha chiuso la porta al dialogo con la proposta di un prezzo di riferimento regionale non superiore ai 34 centesimi e mezzo al litro (meno del costo di mezza tazzina di caffè al bar), i nostri soci stanno delegandoci a trattare separatamente con le singole industrie di trasformazione alle quali conferiscono il prodotto delle loro stalle. In questi giorni stiamo già muovendoci con i casifici e le industrie che ritirano il latte varesino.

“Ci sono tutte le condizioni perché il latte alla stalla sia pagato adeguatamente – spiega Tino Arosio, Direttore di Coldiretti Varese, non si ferma infatti la corsa del grana padano e del parmigiano. Due fra i più popolari formaggi in Italia e all’estero e che assorbono la metà delle oltre 4 milioni di tonnellate di latte munte in Lombardia (su un totale di quasi 10,5 a livello nazionale), stanno continuando a scalare posizioni per quanto riguarda i prezzi all’origine”.

Secondo le ultime rilevazioni dell’Ismea – spiega la Coldiretti Lombardia – il grana a 12 mesi di stagionatura, nella settimana dal 19 al 25 luglio, ha raggiunto i 6,70 euro al chilo con un aumento del 17,34 per cento rispetto allo stesso periodo del 2009, mentre il parmigiano stagionato 2 anni è arrivato a 10,11 euro al chilo, con un miglioramento del 26,53 per cento rispetto all’anno scorso. “Sono trend di crescita che non si vedevano dal 2006 – spiega Nino Andena, Presidente della Coldiretti Lombardia –.

Ma c’è un altro prodotto che nasce dal latte e che sta facendo i fuochi d’artificio: il burro infatti vale a oggi 2,50 euro al chilo sulla piazza di Milano e 2.90 euro al chilo su quella di Cremona, con un miglioramento del 92 per cento rispetto al 2009.

E segnali di apertura da parte di chi ogni giorno lavora al fianco degli allevatori stanno arrivando.

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