Uniti, coesi e determinati: sono i dirigenti del nuovo consiglio Coldiretti Varese che compongono il Consiglio della Federazione provinciale. E’ una compagine con professionalità di rilievo e che rappresenta l’intero territorio della provincia prealpina.
Fernando Fiori è stato rieletto alla presidenza, acclamato all'unanimità: lo affiancano i consiglieri Michele Ceriani, Cristian Del Molino, Maria Mineo, Fabio Pinton, Francesco Riva, Giacomo Sala, Manuela Sala, Andrea Spozio, Alessandro Testa, Paolo Zanotti e Roberto Zilio.
Membri di diritto in consiglio sono la responsabile Donne Impresa, il delegato Giovani Impresa, il presidente dell’Associazione Pensionati e il direttore della federazione provinciale.
All’assemblea, tenutasi nei giorni scorsi, hanno preso parte anche il direttore regionale e il direttore provinciale di Coldiretti Giovanni Benedetti e Francesco Renzoni, che hanno toccato numerosi temi, dalla ‘battaglia del latte’ che ha impegnato direttamente i produttori prealpini a Expo, dall’abolizione dell’Imu agricola, al problema della fauna selvatica, dalle proposte ‘vere e concrete’ per la semplificazione.
Sono stati analizzate le principali problematiche dei principali settori produttivi provinciali, dall’apicoltura, florovivaismo, alla zootecnia da latte e da carne, all’orticoltura e frutticoltura (prevalentemente piccolo frutti – mirtilli-) non dimenticando, peraltro, lo sviluppo delle filiere corte territoriali e dello sviluppo della rete di Campagna Amica, che vanta in provincia di Varese ben 66 punti di vendita diretta, botteghe e Agrimercati: “Coldiretti a Varese ha saputo valorizzare esempi virtuosi che dimostrano come esse possano remunerare adeguatamente i produttori”.
“Con l’elezione di una dirigenza di alto profilo - afferma il neoriconfermato presidente Fiori - si completa il percorso di rinnovamento che Coldiretti ha iniziato a livello territoriale: si è rafforzata la squadra, per essere pronti ad affrontare con ancor maggiore puntualità ed entusiasmo le sfide, pure complesse, che attendono l’agricoltura italiana e del nostro territorio nei prossimi mesi ed anni”.
Francesco Renzoni -