6 Marzo 2020
Anche a Varese al via la campagna #MangiaItaliano

VARESE – Si chiama #MangiaItaliano la campagna di Coldiretti che prenderà il via domani per contrastare, grazie al tam-tam sui social, la disinformazione, gli attacchi strumentali e la concorrenza sleale, per salvare la reputazione del Made in Italy, difendere il territorio e l’economia e far conoscere i primati dell’enogastronomia tricolore.

La nuova mobilitazione social si affianca a #LaCampagnaNonSiFerma, altra iniziativa che la rete degli agricoltori di Coldiretti e Campagna Amica (nella foto allegata l’AgriMercato tenutosi oggi in piazzale De Gasperi a Varese) ha avviato per promuovere sul web, dove dilagano le fake news, la genuinità, la sicurezza e la bontà dell’agroalimentare italiano e la bellezza delle nostre aree rurali.

In questo momento di emergenza sanitaria si stanno verificando assurde disdette per forniture alimentari provenienti da tutta la Penisola sotto la spinta di una diffidenza spesso alimentata ad arte con false notizie dalla concorrenza.

Il disgustoso video francese andato in onda nei giorni su Canal+ che colpisce l’Italia su pizza e coronavirus è solo la punta dell’iceberg di comportamenti che mirano a screditare il Made in Italy.

Tra difficoltà produttive, logistiche e commerciali e pesanti danni di immagine – rimarca l’organizzazione agricola – l’emergenza Coronavirus sta mettendo a rischio l’intera filiera agroalimentare, dai campi agli scaffali fino alla ristorazione, che raggiunge in Italia una cifra di 538 miliardi di euro pari al 25% del PIL ed offre lavoro a 3,8 milioni di occupati. Senza dimenticare gli effetti del crollo del turismo che è sempre stato un elemento di traino del Made in Italy agroalimentare all’estero.

“Le nostre attività di comunicazione stanno coinvolgendo mercati, ristoranti, agriturismi ma anche industrie e strutture commerciali  virtuose del settore, colpite ingiustamente da una dura emergenza” afferma Fernando Fiori, presidente di Coldiretti Varese.

“Serve un impegno forte a tutti i livelli istituzionali – rimarca Fiori – per sostenere il tessuto produttivo su cui sta pesando quest’emergenza sanitaria. Garantire la liquidità alle imprese agricole per estinguere i debiti bancari attraverso mutui a tasso zero, tutelare il Made in Italy nel mondo con l’introduzione di sanzioni contro pratiche commerciali sleali e sostenere le imprese agrituristiche con la sospensione di tutti i versamenti contributivi, previdenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria: sono urgenti misure che consentirebbero all’agroalimentare di non perdere l’importante ruolo che riveste nell’ambito economico del nostro territorio”.

La sospensione delle più grandi fiere, oltretutto, non consente alle nostre imprese di avere nuove occasioni di business e di incontro con i buyer: una situazione – rimarca la Coldiretti prealpina – che non può far altro che gravare sull’export del Made in Varese.

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