CS per conto dell' “Associazione per la produzione dell’asparago di Cantello e per il suo riconoscimento IGP”.
«Noi produttori dell’asparago di Cantello siamo, onestamente, preoccupati dell’accordo euro-canadese CETA». A parlare è Giannino Brusa, presidente dell’ “Associazione per la produzione dell’asparago di Cantello e per il suo riconoscimento IGP”. «Scendiamo in campo al fianco della Coldiretti in questa battaglia volta a tutelare il patrimonio produttivo di eccellenze del nostro Paese — continua Brusa —. È impensabile che lo Stato italiano svenda, con un accordo come questo, tutte le conquiste ottenute finora dagli agricoltori nella tutela del Made in Italy».
L’asparago bianco di Cantello, che è ad oggi un inimitabile alimento di nicchia, è tra quelle produzioni IGP non tutelate dal CETA: «I nostri asparagi fanno parte di quei 2/3 di produzioni DOP e IGP che in Lombardia non verranno tutelate dal trattato euro-canadese» racconta il presidente Brusa, sottolineando che: «È per noi inconcepibile che possa essere sottoscritto un accordo internazionale che veda privilegiare l’interesse di altri settori e non di quello agricolo, e che quindi possa mettere a rischio tutte quelle piccole produzioni locali che contribuiscono alla floridità dell’inestimabile patrimonio enogastronomico italiano».