“Per quanto riguarda l’agricoltura – conclude Valeria Sonvico – negli ultimi dieci anni abbiamo raggiunto livelli molto alti di riutilizzo degli scarti: dal riciclo della carta e degli imballaggi a quello delle manichette di plastica per l’irrigazione, dalla concimazione naturale con gli effluenti da allevamento fino alla produzione di compost per i terreni con gli sfalci verdi o con gli scarti umidi delle filiera a km zero degli 1.600 agriturismi lombardi”.
I problemi però non mancano: secondo una stima di Coldiretti, almeno un’azienda agricola su due negli ultimi dieci anni è dovuta intervenire per ripulire campi o fossati da immondizia abbandonata da altri, soprattutto nelle grandi città.